Carta d’intenti della Federazione Anarchica Siciliana

  • Noi anarchici vogliamo un modello di società senza Stato, basato sulla libertà, l’eguaglianza e la giustizia sociale. Una società in preferenza comunista – anarchica in cui ognuno dia secondo le sue possibilità e riceva secondo i suoi bisogni.
  • La società anarchica è organizzata in modo federalista e autogestionario. Tutte le realtà comunitarie e produttive sono associate fra di loro attraverso patti liberamente accettati e secondo i principi del mutuo appoggio e della libera sperimentazione.
  • Le comunità anarchiche tra di loro federate avvieranno un processo di cambiamento radicale nei rapporti socioculturali ed economici a partire dalle differenze di etnia preesistenti alla loro formazione. In tale contesto, nostro obiettivo è la realizzazione di una Sicilia anarchica in un mondo anarchico.
  • La FAS pratica la resistenza alla globalizzazione dell’economia e alle forme di mercificazione della vita umana e dell’ambiente. Diffonde e stimola la costituzione di realtà autogestionarie e di lotta impegnate nell’affermazione delle proprie specificità economiche e culturali. Si adopera affinché queste realtà si colleghino tra di loro ed evolvano in senso libertario.
  • Gli anarchici siciliani aderenti alla FAS attuano forme di solidarietà internazionale basate sulla reciprocità, il rispetto e il sostegno, anche critico, delle lotte dovunque effettuate per la libertà, l’eguaglianza delle condizioni e la giustizia sociale.
  • La FAS ripudia le guerre ed ogni forma di militarismo. A tal fine promuove ed appoggia ogni atto finalizzato all’abolizione degli eserciti e degli armamenti e ad ostacolare la propaganda militarista. La FAS ripudia altresì ogni forma di violenza gratuita, di sopraffazione e di prevaricazione. Ritiene però un diritto dei singoli e della popolazione il ricorso alla resistenza armata e all’insurrezione popolare.
  • L’autodeterminazione dei lavoratori è un obiettivo prioritario della FAS a cui si giunge attraverso il potenziamento delle strutture di base autogestite, nell’ottica finale dell’abolizione del lavoro salariato. La FAS favorisce la costituzione di unità produttive slegate dalle logiche di mercato e dal profitto.
  • La FAS propone la diffusione sul territorio delle tematiche e delle realtà di lotta che reclamano lavoro “pulito” e non precario tramite la cooperazione e l’associazionismo diffuso. Sostiene inoltre tutte le iniziative volte, in maniera diretta ed autogestionaria, al recupero e alla valorizzazione del patrimonio architettonico, rurale e ambientale, al commercio equo e solidale, all’agricoltura tipica e biologica, alla salvaguardia dell’ambiente di vita e di lavoro. Combatte anche ogni forma di inquinamento e di distruzione dell’ambiente naturale, sia al livello locale che internazionale.
  • L’antifascismo è una caratteristica imprescindibile di ogni aderente alla FAS; è una pratica rivolta verso tutti gli autoritarismi e le gerarchie comunque si mascherino, sia di destra che di sinistra. Gli anarchici sono dunque antifascisti in quanto antiautoritari.
  • Noi anarchici puntiamo ad una società dove sia sviluppato al massimo il libero pensiero e perciò ci opponiamo a tutte le chiese, le sette e le teocrazie. Rispettiamo la libertà religiosa intesa come libera espressione individuale. Riteniamo, però, l’ateismo e l’agnosticismo le forme più complete di liberazione morale, culturale, psicologica dell’individuo. In particolare ci opponiamo allo strapotere della Chiesa Cattolica Apostolica Romana e alla sua ingerenza nella nostra società.
  • Auspichiamo la costruzione di una società in cui non ci sia la discriminazione sessista e l’uguaglianza nella differenza di genere sia una pratica nel rispetto di ciascun orientamento sessuale. Riteniamo che debba esserci parità di possibilità tra uomini e donne nel rispetto delle diversità.  Per quanto riguarda la donna in particolare, sui temi dell’aborto, la maternità, la sessualità deve essere affermata la sua autodeterminazione. In questo spirito non consideriamo emancipante un semplice ribaltamento dei ruoli socialmente determinati.
  • Noi ci opponiamo a qualsiasi forma di controllo sociale e di repressione attuata nei confronti di particolari fasce sociali o di determinati individui. Di conseguenza siamo contro la repressione come psichiatrica e carceraria, la discriminazione razziale, il controllo dell’immigrazione ed ogni genere di proibizionismo. Rigettiamo pure ogni forma di maltrattamento degli animali. E’ però evidente che affrontando tali questioni singolarmente ben poco cambia dall’assetto repressivo e autoritario del sistema. Gli anarchici si coinvolgono in tali battaglie allo scopo di fare del percorso per la soluzione di un teme specifico, un momento di presa di coscienza della necessità di risolvere alla radice tutto l’insieme dei problemi.
  • Noi anarchici propugnamo un metodo educativo basato su di una concezione pedagogica libertaria e cioè volto a favorire lo sviluppo di individui liberi e coscienti delle proprie capacità e responsabilità e di sviluppare il rispetto della libertà altrui. E’ importante diffondere questi metodi sia all’interno delle strutture pubbliche esistenti che creando strutture alternative.
  • L’accentramento dei poteri nel campo dei mezzi di comunicazione di massa ha portato allo sviluppo di forme comunicative verticali che impediscono la reciprocità dei flussi comunicativi. In tal senso la logica di tali strumenti di comunicazione preclude ogni controllo dal basso e uso alternativo ai fini di una comunicazione orizzontale e diretta. Ogni sperimentazione di forme e strumenti comunicativi dovrà consentire lo scambio reciproco e paritario tra i soggetti.
  • Lo sviluppo di una cultura antistatale, la ricostruzione di una memoria storica, l’attenzione all’altra storia scaturente dalle lotte sociali, dalla contrapposizione di classe, è un momento saliente della più generale battaglia che la FAS porta avanti contro la cultura dominante. In tal senso si favorirà la diffusione di forme di sapere che esprimono un immaginario radicale utopico.

MEZZI

  1. La tattica della FAS nell’impegno quotidiano è perfettamente in coerenza con la sua strategia generale. Nessuna deroga ai principi ed ai fini è ammessa, ma essi devono ritrovarsi all’interno della lotta del giorno per giorno.
  2. L’azione diretta del perseguimento degli obiettivi che la FAS si darà in relazione al contesto storico, è il metodo che permette di essere protagonisti delle scelte e delle lotte che man mano si sviluppano nel corso della storia. Essa permette a chi la pratica di sperimentare quella ginnastica rivoluzionaria che potrà formare nel futuro gli elementi per la completa autogestione della società. Rifiutando lo stato la FAS è astensionista rispetto alle varie scadenze elettorali istituzionali e non, comprese quelle referendarie che servono a legittimare ulteriormente i meccanismi di potere.
  3. Nei rapporti con le altre forze esterne la FAS privilegia tutte quelle organizzazioni o strutture a tendenza libertaria. L’alleanza con forze, partiti autoritari sarà sempre contingente, critica e alla pari.
  4. La comunicazione libertaria è un aspetto importante della strategia della FAS, la quale vuole tra l’altro sostenere e rafforzare gli strumenti esistenti, che nella loro autonomia di scelte e di linea, rappresentano quel momento di emanazione all’esterno di idee, cultura e analisi anarchiche, cassa di risonanza e nello stesso tempo immagine del movimento e suo veicolo di collegamento. La FAS auspica lo sviluppo locale di iniziative di comunicazione e la diversificazione degli strumenti, e a tal proposito si ritiene impegnata.
  5. La FAS si attiva a sostenere l’apertura sul territorio di sedi, circoli, spazi anarchici e libertari, archivi, strutture di lavoro, biblioteche, centri di consultazione, strumenti e luoghi ove si elabora e si costruisce la strategia politica e sociale degli anarchici e si manifesta nel suo complesso la cultura.

Catania, 22 giugno 1997