Solidali con chi lotta, Solidali con Antudo

Chi si oppone alla Guerra, chi contrasta la devastazione dei Territori, chi pratica l’internazionalismo, viene attaccato e colpito dallo Stato, che non accetta nessuna forma di dissenso al di fuori dalla “Normalità Democratica”.
Prova ne sono i procedimenti giudiziari per alcuni attivisti di Antudo. Uno di essi è stato arrestato e altri due sono sottoposti alla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria. Tutti loro, secondo gli inquirenti, sono penalmente perseguibili per un’azione dimostrativa davanti i cancelli della fabbrica di armamenti della Leonardo Spa, nei pressi del popolare quartiere della Guadagna
a Palermo.
Si sa da da tempo che la Leonardo Spa è una delle punte avanzate del sistema bellico Italiano, in prima fila nel conflitto Russo-Ucraino, nel Massacro nei confronti del Popolo
Palestinese e nel teatro di guerra del Mar Rosso, senza dimenticare la presenza nelle altre proiezioni militariste del nostro bel paese.
Si sa, terroristi sono coloro che si oppongono alla guerra, non chi la pratica quotidianamente, a partire dai militari, dai fabbricanti e mercanti di armi, dai governi
di mezzo mondo.
In un clima di guerra come l’attuale, gli apparati repressivi si muovono in maniera
determinata e risoluta.
L’operazione repressiva di Palermo ha avuto il marchio di infamia della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo, a testimoniare come il clima stia cambiando nei confronti dei movimenti di opposizione sociale.
Siamo convinti che di fronte a tutto questo il movimento si debba incominciare ha dotare di strutture di difesa giuridico-politica e di casse di resistenza unitarie che servano a fronteggiare gli attacchi polizieschi e giudiziari di uno Stato e di un Governo fascista ormai ufficialmente entrati in guerra.
A noi spetta il compito irrinunciabile di fermare la guerra, di disertare gli eserciti, di bloccare l’industria bellica.
Fuori la Leonardo dalla Sicilia!

Federazione Anarchica Siciliana
fas.corrispondenza@inventati.org – marzo 2024.

(comunicato in pdf)

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