UN CESELLO CRIMINALE

«Un’operazione di cesello».

Gian Carlo Caselli, magistrato “democratico” che guida la Procura della Repubblica di Torino ha definito così la maxioperazione repressiva che ha portato all’arresto di decine di persone in tutta Italia. E poi ha precisato: «Non è un’azione contro il movimento No Tav».
Certo, come no.
Quella imbastita dai magistrati torinesi è una massiccia ritorsione nei confronti della solidarietà popolare che si è espressa in Valsusa lo scorso luglio quando decine di migliaia di persone si riversarono in valle per difendere quel territorio dall’aggressione militare dello stato italiano. Il messaggio è chiaro: la realizzazione del Tav, la devastazione della Valsusa, la tutela degli interessi degli speculatori restano una priorità di governo, politico o tecnico che sia.
Questi arresti servono anche a intimidire le decine e decine di iniziative di protesta che stanno divampando in ogni angolo del paese.
Il 3 luglio del 2011, migliaia di persone furono gassate dai lacrimogeni sparati ad altezza d’uomo per il solo fatto di essersi avvicinate alle reti del cantiere. Una rappresaglia violentissima scatenata contro una comunità solidale e resistente che aveva dato vita, nelle settimane precedenti, alla Libera Repubblica della Maddalena, un importante esperimento sociale e politico di autogestione popolare.
Oggi, i magistrati puntano alla criminalizzazione del movimento in maniera “raffinata”, colpendo i militanti politici, cercando di scavare un solco tra il popolo valsusino e chi lo ha sempre sostenuto attivamente.
Siamo certi che questa strategia, vigliacca e ipocrita, fallirà miseramente.

LIBERTÀ IMMEDIATA PER TUTTI GLI ARRESTATI!
SOLIDARIETÀ ALLA VALSUSA CHE RESISTE ALLA DEVASTAZIONE DELLO STATO E DEL CAPITALE!

Federazione Anarchica Siciliana

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