4 NOVEMBRE: NULLA DA FESTEGGIARE!

Il 4 novembre è la festa delle forze armate. Si festeggia nel giorno della
“vittoria” nella prima guerra mondiale. Ma vittoria di chi?
Nella sola Italia i morti furono 600.000. Molti dei responsabili di questo
immane massacro vengono ancora omaggiati con la titolazione di vie e
piazze. La divisa e la ragion di stato trasformano chi uccide, bombarda,
occupa territori, in eroe.
Il Governo Meloni utilizza la retorica identitaria, i “sacri” confini, l’esaltazione
della guerra per giustificare enormi spese militari, l’invio di armi e le missioni
militari dall’Ucraina all’Africa.
L’ITALIA È IN GUERRA: dalle basi militari italiane, NATO e USA, come
Sigonella, con il supporto del MUOS di Niscemi, si alzano in volo i droni che
gestiscono l’intelligence per l’esercito ucraino, o i boeing che forniscono la
copertura all’esercito israeliano che sta distruggendo Gaza e
annientando il popolo palestinese.
L’ITALIA È IN GUERRA: è impegnata in 43 missioni militari all’estero, di cui
18 in Africa a difesa degli interessi di ENI e per bloccare le popolazioni in
fuga verso l’Europa. La repressione dei migranti è affidata al ministero della
difesa, le Ong vengono boicottate e i loro mezzi sequestrati, mentre si
costruiscono nuovi Cpr presentati come parte del dispositivo di sicurezza
nazionale.
L’ITALIA È IN GUERRA: nel nostro Paese si producono e si testano le armi
impiegate nelle guerre di mezzo Mondo. Queste armi “made in Italy” hanno
ucciso milioni di persone, distrutto città, avvelenato territori.
L’ITALIA È IN GUERRA: Ogni giorno qualcuno muore perché la sanità e la
cura subiscono tagli drammatici. I soldi destinati alla salute, all’istruzione,
ai trasporti sono stati spesi per rinforzare il dispositivo militare.
Ormai non vi è ambito sociale al sicuro dalla marea militarista montante. La
guerra in Ucraina ha dato una drammatica spinta verso un riarmo mondiale
dagli esiti imprevedibili. La guerra riesplosa con enorme violenza in
Palestina sta accelerando ulteriormente questo processo.
Il 4 novembre non c’è proprio nulla da festeggiare. Lasciamo soli i signori
della guerra con le loro ridicole parate e con lo sfoggio dei loro strumenti di
morte, ad esaltare la violenza e la distruzione, perché a questo servono le
armi e gli eserciti.
Opporsi alla guerra e al militarismo. Smantellare le basi di guerra in Sicilia e
ovunque è indispensabile per sconfiggere i signori della morte.

Federazione Anarchica Siciliana
fas.corrispondenza@inventati.org – novembre 2023.

(comunicato in versione pdf)

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