7 Dicembre, iniziativa della FAS a Niscemi

7_dicembre_niscemiIncontro/assemblea pubblica sulle lotte territoriali come laboratori di autogestione e partecipazione; sull’alternativa offerta dal municipalismo di base nel segno dell’autodeterminazione. Interverrà Domenico Liguori della Federazione Municipale di Base di Spezzano Albanese (Cosenza).

Tutta la cittadinanza di Niscemi è invitata a partecipare.

Un’ iniziativa della Federazione Anarchica Siciliana

Sabato 7 Dicembre – ore 17.30
Biblioteca Comunale di Niscemi

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NO MUOS, SUI FATTI DEL 30 NOVEMBRE

norepressioneI compagni di Palermo della Federazione Anarchica Siciliana denunciano all’opinione pubblica la violenza poliziesca che si è scatenata, sabato 30 novembre, nei confronti dei manifestanti No Muos che erano scesi in piazza per ribadire il carattere intimamente antimilitarista e antifascista della lotta popolare contro il sistema di comunicazione satellitare statunitense in costruzione a Niscemi.
Ieri sera, poche decine di esponenti neofascisti riuniti sotto l’improbabile sigla di “Rete No Muos”, del tutto estranea alla lotta che da anni si conduce a Niscemi, hanno tentato di accreditarsi quali paladini degli interessi della Sicilia contro le politiche imperialiste degli Stati Uniti.
In realtà, si trattava degli stessi servi che – da sempre – hanno garantito, attraverso i loro rappresentanti istituzionali e la loro manovalanza stragista, lo svolgimento delle guerre e la piena agibilità del militarismo Usa in Sicilia e ovunque.
Una volta svelata la reale natura del patetico corteo neofascista, diversi manifestanti del vero Movimento No Muos sono stati caricati dalle forze dell’ordine che tutelavano e rassicuravano personalmente i pochi fascisti presenti in piazza.
Teste spaccate, spray urticante spruzzato in faccia, inseguimenti tra le strade di una Palermo attonita. Infine, un manifestante arrestato.
A tutte le vittime della repressione va la nostra solidarietà, nella consapevolezza che la migliore risposta alle provocazioni fasciste sta nel quotidiano impegno al fianco di una popolazione in lotta per la libertà, contro l’arroganza dello stato e dei suoi servi.

Federazione Anarchica Siciliana – Palermo

01/12/2013

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Vergognosa speculazione razzista e fascista sugli immigrati a Pozzallo

antifa_blackLa Federazione Anarchica Siciliana esprime la massima indignazione per la manifestazione di sabato 16 novembre a Pozzallo promossa dai fascisti di Forza Nuova. Si tratta di una vera e propria provocazione di stampo razzista e xenofobo, che punta a spezzare il moto spontaneo di solidarietà che la comunità pozzallese ha dimostrato verso i numerosi migranti ospitati presso il centro di accoglienza.

I fascisti stanno facendo leva su false notizie di violenze di cui sarebbero stati protagonisti alcuni immigrati, inventate ad arte per creare il “mostro” e sul clima di malcontento diffusosi in questi giorni, anche grazie ad alcune uscite sbagliate nei toni e nei termini, da parte del sindaco.

Come sempre avviene in questi casi, si cerca di convogliare il malessere sociale, dovuto alla forte crisi economica e alla difficoltà di moltissime famiglie, contro soggetti più deboli, per disinnescare il potenziale sviluppo di una forte contestazione contro gli artefici della crisi: i governanti, la classe politica, i capitalisti, il mondo della finanza. In questo i fascisti sono maestri, come la storia ci ricorda: ieri contro gli ebrei, oggi contro gli immigrati.

Le centinaia di migranti presenti – non per loro scelta – nel centro di Pozzallo, avrebbero già dovuto  partire per le loro destinazioni, se una legislazione italiana (ed europea) improntata alla discriminazione razziale, non li avesse costretti a rimanere bloccati. Lo stesso avviene a Lampedusa, a Porto Empedocle, a Mineo, a Trapani, ecc.

La questione dell’immigrazione non è una questione di ordine pubblico e di sicurezza; chi costringe migliaia e migliaia di persone ad essere “clandestini”, non fa altro che metterle nelle mani delle bande criminali e mafiose che gestiscono l’attraversamento del Canale di Sicilia, ed è responsabile dei naufragi e della morte di migliaia e migliaia di persone.

La presenza dei fascisti a Pozzallo ci dimostra come la politica irresponsabile e colpevole dei governi italiani stia scatenando reazioni pericolose per l’intera società. Forza Nuova, da buon cane da guardia del sistema, aizza la popolazione all’odio razziale, indica nel migrante la causa dei problemi sociali, crea un clima di tensione che può degenerare in violenza gratuita verso chi ha il solo torto di venire da paesi poveri, molti dei quali in guerra o sotto regimi dittatoriali.

La presenza dei fascisti a Pozzallo offende la cultura e la storia di questa città e disonora quanti hanno lottato per un mondo migliore; gravissima è la responsabilità di chi, autorizzando una manifestazione razzista e fascista, si è voluto fare complice dei predicatori di violenza.

Per noi anarchici la provocazione va rimandata al mittente; invitiamo i cittadini pozzallesi a esigere che i fascisti se ne tornino nelle loro fogne.

Lottiamo per la libertà di circolazione, contro la legge Bossi-Fini, per politiche di vera accoglienza, per il diritto d’asilo ai profughi.

Federazione Anarchica Siciliana

Ragusa, 14-11-2013

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UNITÀ, CONDIVISIONE, RESPONSABILITÀ, AZIONE DIRETTA

Sulla settimana di lotta contro il Muos

La Federazione Anarchica Siciliana – FAS, a conclusione della settimana di lotta a Niscemi culminata con la storica ed esaltante invasione della base militare USA in contrada Ulmo, riconosce come libertari il percorso, le pratiche e gli obiettivi raggiunti.
La nutrita componente libertaria attiva nel Movimento NO MUOS aveva da tempo indicato “l’occupazione della base USA” come obiettivo intermedio della lotta: obiettivo ribadito dal documento FAS pubblicato agli inizi di luglio.

La pratica anarchica dell’azione diretta è stata posta in atto con l’ingresso nella base, e la successiva arrampicata sulle antenne, di nove attivisti NO MUOS (alcuni dei quali anarchici) la sera dell’8 agosto; militanti anarchici hanno partecipato alle fasi che hanno consentito l’ingresso di mille persone alla base il 9 agosto, con la formazione di un corteo che ha raggiunto gli attivisti ancora sulle antenne.
La saldatura tra azione diretta militante e azione diretta popolare è il dato politico rilevante dell’occupazione della base USA, metodo di lotta adeguato, in ogni fase, all’obiettivo da raggiungere.

La lotta antimilitarista e antimperialista, da sempre portata avanti dagli anarchici siciliani, ha trovato il terreno unitario con le aspirazioni dei niscemesi che intendono proclamare con determinazione il proprio diritto alla salute, alla salvaguardia dell’ambiente, all’autodeterminazione.
La lotta contro il MUOS ha segnato un balzo verso gli obiettivi ulteriori: impedire la realizzazione del sistema satellitare; smantellare le 46 antenne NRTF; porre le basi per una estensione delle lotte a tutti i territori siciliani per raggiungere la smilitarizzazione dell’Isola.

Il Movimento NO MUOS è giunto all’appuntamento della settimana di mobilitazione con unità di intenti, con condivisione di metodi e pratiche, con responsabilità nel perseguimento degli obiettivi: a tutto ciò gli anarchici presenti al Presidio di contrada Ulmo hanno apportato il loro contributo; contributo che non faremo mancare in occasione degli appuntamenti futuri, certi che i risultati raggiunti rinsaldino l’unità tra le componenti del Movimento NO MUOS; e tra questo e la crescente partecipazione dei cittadini niscemesi, siciliani e di tutta la Penisola.
Da anarchici, ci attiveremo affinché la lotta contro il MUOS diventi lotta internazionalista e internazionale.

Federazione Anarchica Siciliana

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9 AGOSTO A NISCEMI: UNA GIORNATA STORICA

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È bene fare alcune precisazioni riguardo alle gravi calunnie contenute in un comunicato del Partito di Alternativa Comunista sulla giornata del 9 agosto a Niscemi. Tali precisazioni si rendono necessarie dal momento che queste calunnie colpiscono, pretestuosamente, proprio gli anarchici.

La Federazione Anarchica Siciliana è da sempre parte integrante del movimento NO MUOS attraverso i suoi militanti che vi prendono parte a titolo individuale, aderendo ai comitati e senza piantare bandierine da nessuna parte. In tale veste, un nostro compagno è stato incaricato dall’assemblea del Coordinamento regionale dei Comitati NO MUOS a esplicare le comunicazioni con la questura per quanto riguardava gli aspetti tecnici della manifestazione del 9 agosto. In un secondo momento, è stato affiancato da un compagno del Comitato di Niscemi. Come tutti sanno, tali incombenze sono purtroppo necessarie quando si organizzano pubbliche manifestazioni.

Durante la manifestazione, e nel corso dell’occupazione della base NRTF n. 8, entrambi i compagni sono stati contattati dai dirigenti della questura, man mano che la situazione si evolveva nel senso che tutti, oggi, conosciamo. Al contrario di quanto insinuato dal PdAC, i due compagni (e gli altri che erano con loro) non hanno concertato con i questurini un bel nulla. Tutto ciò che è accaduto nel corso della giornata del 9 agosto corrisponde a quanto è stato discusso e deciso nelle riunioni tra il Coordinamento regionale, il Presidio permanente e le realtà di movimento presenti a Niscemi per il campeggio. Quanto ci si prefiggeva di fare è stato rispettato fino in fondo, e non v’è stata alcuna prevaricazione da parte di alcuno. Tanto è vero che gli occupanti, non accettando quanto proposto dalla questura, sono andati in massa a riprendersi i compagni sulle antenne.

Non a caso, nell’assemblea di bilancio e valutazione della mobilitazione che si è svolta al presidio sabato 10 nel pomeriggio, e alla quale erano presenti tutte le componenti che hanno lavorato assieme in queste ultime settimane con spirito unitario e collaborativo, non è stato minimamente sfiorato il discorso su un presunto intervento autoritario dei compagni a cui la questura cercava di proporre soluzioni di comodo.

Fatta questa doverosa precisazione, ribadiamo la nostra adesione – per scelta metodologica e politica – alle dinamiche organizzative del Coordinamento regionale dei Comitati NO MUOS. Nessun partito può venirci a dare lezioni di democrazia diretta o di comportamento. Il movimento contro il MUOS ha già capito da tempo il nefasto ruolo delle aspiranti “avanguardie” per la vita e lo sviluppo dei movimenti autorganizzati, e ne ha dichiarato a chiare lettere la propria distanza, praticandola quotidianamente.

La grande giornata del 9 agosto è il degno sviluppo di un percorso di lotta autonomo e dal basso che ha dimostrato la crescente determinazione degli attivisti, il coinvolgimento crescente della popolazione, la volontà di perseguire obiettivi sempre più impegnativi come il definitivo smantellamento del cantiere del MUOS e della base NRTF n. 8 quale contributo alla smilitarizzazione della Sicilia. Questo percorso è stato costruito nelle campagne di informazione, nella nascita del presidio permanente, nella pratica dei blocchi e dell’azione diretta, nelle grandi manifestazioni del 6 ottobre e del 30 marzo, nello sciopero generale del 31 maggio, nel lavoro quotidiano di centinaia di militanti, nell’occupazione del comune di Niscemi e di molti altri nell’Isola, nell’occupazione delle antenne.

L’invasione della base della Marina militare statunitense era un obiettivo intermedio, che siamo riusciti a praticare con successo, superando difficoltà e incomprensioni. Ed era solo una fase di questa lunga lotta.

Gli idioti o i provocatori, ingabbiati nelle presunzioni tipiche dei perdenti, sono stati, sono e saranno sempre da ostacolo allo sviluppo di un reale movimento dal basso. Che lo capiscano una volta per tutte.

Federazione Anarchica Siciliana

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La Federazione Anarchica Siciliana sulla lotta contro il MUOS

I militanti della Federazione Anarchica Siciliana – F.A.S.  sono parte integrante della lotta contro la costruzione del MUOS, che si inserisce nella lunga battaglia contro la militarizzazione della Sicilia, iniziata nel dopoguerra e proseguita con la stagione di Comiso, che vide gli anarchici in prima fila, prima per impedire la costruzione della base missilistica, poi per il suo smantellamento.

Già nel settembre del 2011, nel corso del convegno antimilitarista di Palermo, la F.A.S. scelse di dare ampia visibilità e caratterizzazione popolare e libertaria alla lotta contro il MUOS, ritenendola fondamentale per contrastare seriamente il  processo di militarizzazione dell’Isola e, in particolare, per una opposizione radicale ai piani di alta specializzazione e automazione tecnologica delle guerre da parte degli Stati Uniti d’America.

Essere parte integrante di questa lotta, per i militanti della F.A.S., ha significato e significa immergersi nel Movimento e apportarvi il proprio contributo politico e umano, a livello individuale: battersi per una sua evoluzione autonoma, fondata su pratiche attuate dal basso, su una organizzazione orizzontale e sul metodo dell’azione diretta. In tal senso è andato, infatti, lo sviluppo del movimento, dopo i primi mesi di eterogeneità e confusione dovuti alla sua espansione e crescita spontanea.

Obiettivo degli anarchici della F.A.S. è stato ed è tuttora il consolidamento di un forte Movimento di base attraverso la costituzione dei Comitati “NO MUOS”, radicati nei territori, coordinati secondo princìpi di solidarietà e mutuo appoggio.

I chiarimenti politici e metodologici, che hanno portato alla elaborazione della Carta d’intenti, sono anche frutto del nostro contributo, insieme a quello di tutti gli altri compagni del Coordinamento regionale dei Comitati NO MUOS.

I militanti della F.A.S. si impegnano non solo contro qualsiasi tentativo di delegittimare la realtà dei Comitati in favore di entità esterne, ma anche contro qualsiasi strumentalizzazione politica e/o istituzionale, ritenendo che soltanto l’attività responsabile di un Movimento autonomo e indipendente, può costituire un effettivo contrappeso alla macchina della militarizzazione e della disinformazione. La F.A.S., ovviamente, ritiene legittima ogni altra esperienza organizzativa e di lotta, purché non si ponga nell’ottica di spaccare il Movimento, di prevaricarlo o di condizionarlo.

Il Movimento “NO MUOS”, è oggi divenuto punto di riferimento per tante realtà di lotta in Sicilia.  Auspichiamo che si moltiplichino percorsi di auto-organizzazione che sviluppino lotte su temi oggi più o meno disattesi,  come l’acqua, il lavoro, l’ambiente, gli spazi sociali, i servizi.

Gli anarchici della F.A.S. hanno sempre sostenuto e sostengono l’azione diretta come unico metodo per condurre in porto la lotta al “MUOS” e alla militarizzazione del territorio.

Azione diretta vuol dire innanzitutto partecipazione personale a tutte le fasi della lotta; vuol dire adozione di metodologie scevre da delega e da burocratismi; vuol dire essere protagonisti sul piano individuale e sul piano collettivo di qualsiasi movimento di opposizione radicale all’esistente. Azione diretta vuol dire praticare la lotta senza coltivare illusioni nelle vie istituzionali, bensì valorizzando tutti quei metodi che riescono a incidere sullo scontro in atto, a coinvolgere i compagni in maniera attiva e responsabile, ad essere attrattive verso la popolazione, destinataria ultima e centrale del messaggio di lotta.

Le azioni individuali e le azioni collettive – lo ribadiamo – devono essere particolarmente attente a rafforzare i legami e le complicità con le popolazioni coinvolte dalla militarizzazione; devono essere finalizzate a costruire percorsi che allarghino sempre più la partecipazione dal basso. L’obiettivo è quello di adoperarci per far diventare l’azione individuale il grimaldello che faccia scattare l’azione diretta popolare. A questo scopo la scelta non è tanto tra mezzi utili e mezzi inutili: la discriminante vera è, piuttosto, fra azioni fine a se stesse (e pratiche d’avanguardia, sicuramente  autoritarie e auto-isolanti) e azioni condivise che siano proponibili ad una più vasta platea di partecipanti (come, ad esempio, l’occupazione di massa della base NRTF n. 8 e del cantiere del MUOS) tali da diventare patrimonio di lotta collettivo.

Obiettivo degli anarchici della F.A.S. è la costruzione di un percorso di lotta che ostacoli seriamente i piani di guerra statunitensi ponendo fine alla militarizzazione del territorio di Niscemi e della Sughereta, alla devastazione dell’ambiente e alla distruzione di vite umane.

Federazione Anarchica Siciliana – F.A.S.

Deciso all’Assemblea generale di Nissoria del 29-6-2013. Approvato in via definitiva in FAS list il 6-7-2013

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I VERI VIOLENTI INDOSSANO LA DIVISA

La Federazione Anarchica Siciliana respinge fermamente le accuse di “infiltrazioni anarchiche ed estremiste” nel movimento NO MUOS e in particolare durante il blocco in contrada Ulmo di oggi mercoledì 8 maggio. Chi ha tirato in ballo queste insinuazioni vuole solo dividere il movimento in buoni e cattivi, criminalizzando gli attivisti.

Lo sgombero effettuato dalla polizia (come sempre con metodi duri), ha dimostrato ancora una volta da che parte stia l’estremismo e da che parte provenga la violenza: e cioè dalla parte della Marina militare Usa che in Sicilia mantiene strutture di guerra e di morte; e dalla parte dello Stato, che quotidianamente garantisce una scorta armata a ditte legate alla mafia per farle accedere a un cantiere dichiarato abusivo. Per fare tutto questo, lo Stato sgombera i blocchi, ferma le persone, le denuncia, emette fogli di via nei confronti degli attivisti, esercitando un ruolo terroristico contro chi difende la propria terra dalla militarizzazione e dalle sue nefaste conseguenze per la salute, per l’ambiente e per la stessa vita sociale.

Alla faccia dei provocatori di ogni risma, gli anarchici sono parte integrante del Movimento No Muos, e lo dimostra l’impegno che a viso aperto abbiamo sempre profuso in questa lotta, e da tempi non sospetti, per promuovere uno sviluppo autonomo del Movimento No Muos, libero dai partiti, non burocratizzato, improntato all’assemblearismo e all’azione diretta. E il largo consenso che abbiamo riscontrato in chi lotta contro il MUOS e contro le 46 antenne della base NRTF n. 8, è la migliore garanzia contro qualunque interessata speculazione.

Federazione Anarchica Siciliana – FAS

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NO MUOS NISCEMI, 30 MARZO – APPELLO PER UNO SPEZZONE ROSSO E NERO

Il 30 marzo a Niscemi il Coordinamento regionale dei Comitati NO MUOS ha indetto una manifestazione nazionale a sostegno della lotta per la revoca definitiva immediata dell’installazione del MUOS e lo smantellamento delle 46 antenne NRTF; per la smilitarizzazione della base americana di Sigonella, da riconvertire in aeroporto civile internazionalee di tutte le basi militari in Sicilia; perché si taglino le spese militari; perchè la Sicilia sia una culla di Pace al centro di un Mediterraneo mare di incontro, di convivenza e di cooperazione tra i popoli.

Dopo alcuni mesi di revoca dal basso dei lavori attuata dagli attivisti NO MUOS e dai cittadini di Niscemi attraverso il presidio permanente e i blocchi ai cancelli della base della Marina militare statunitense, che ha costretto il governo della Regione a revocare ufficialmente le autorizzazioni a suo tempo concesse dalla precedente amministrazione, si va sviluppando un’esperienza di autogestione e di democrazia diretta che ogni giorno coinvolge sempre più persone.

La lotta contro il MUOS può ormai considerarsi, a pieno titolo, uno dei principali movimenti di resistenza dal basso contro le politiche di dominio e di devastazione in Italia, e il contributo degli anarchici in questo senso è stato, ed è, fondamentale.

La Federazione Anarchica Siciliana lancia un appello a tutti gli anarchici per una presenza organizzata alla manifestazione del 30 marzo.

L’appuntamento è a Niscemi, in contrada Apa, alle ore 14,30, per il corteo fino alla base NRTF; un secondo corteo si svolgerà in città alle ore 19,30. Seguiranno interventi e concerto finale.

 Federazione Anarchica Siciliana – FAS

nomuos

PER INFO: federazioneanarchicasiciliana@inventati.org

 

 

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Conferenza NO MUOS

Locandina

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INTERESSE STRATEGICO

«Quello del Muos è un sito di interesse strategico per la difesa militare della nazione e dei nostri alleati. Non sono accettabili comportamenti che impediscano l’attuazione delle esigenze di difesa nazionale».
Tre giorni fa, con queste parole minacciose, il ministro dell’Interno Cancellieri aveva chiarito senza tanti giri di parole le reali intenzioni dello Stato italiano.
Questa notte, polizia e carabinieri armati di tutto punto hanno invaso Niscemi bloccando tutte le vie d’accesso per occupare militarmente la zona e consentire il passaggio del convoglio che trasportava le attrezzature necessarie all’avvio dei lavori per il completamento del radar satellitare MUOS. La libertà di circolazione è stata sospesa per diverse ore.
La mobilitazione dei cittadini niscemesi e di tanti solidali provenienti da altre province siciliane è stata immediata. Con coraggio e determinazione, il popolo NO MUOS ha organizzato dei blocchi stradali per impedire pacificamente e a mani nude il passaggio del convoglio. Le forze del disordine hanno caricato e picchiato i manifestanti, sgomberandoli duramente, a uno a uno.
Solo alle 4.30 del mattino, dopo ore di resistenza, il convoglio ha fatto il suo ingresso nella base militare di Niscemi.
Con questo atto di guerra, la ragion di Stato si impone violentemente per tutelare gli interessi militari degli Stati Uniti d’America.
Il teatrino andato in scena all’Assemblea Regionale Siciliana con l’approvazione di una inutile mozione contro il Muos è stato miseramente svelato dall’azione del governo. Il progetto dello Stato va avanti con la complicità e l’ignavia dei politicanti siciliani e nazionali che fanno finta di litigare in vista delle prossime elezioni.
L’interesse strategico della Repubblica Italiana non contempla il diritto alla salute dei niscemesi e di tutti i siciliani. L’interesse strategico della Repubblica Italiana è quello di consentire la realizzazione di uno strumento di morte utile alle guerre del futuro. L’interesse strategico della Repubblica Italiana è quello di devastare e saccheggiare il territorio e le speranze di riscatto di un’intera regione.
Esprimiamo massima solidarietà al popolo NO MUOS colpito dalla repressione e rinnoviamo il nostro impegno all’interno di questa lotta di civiltà contro la barbarie dello stato e del militarismo.

Federazione Anarchica Siciliana

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